"Con un amico siamo andati il venerdì sera. Il locale mi era stato raccomandato come il secondo miglior ristorante di pesce nel raggio di 50 Km da parte di un conoscente figlio di storici ristoratori del medesimo settore. Mentre per il mio amico era il ricordo di pranzi di famiglia di 30+ anni fa. Abbiamo mangiato nella Cantinetta perché il ristorante era chiuso, e l’ambiente è carino ed informale. Il menù quando è arrivato ci ha rivelato una proposta piuttosto scarna ed essenziale posto che il ristorante almeno dal sito si preoccupa molto di sottolineare la varietà della proposta e sottolinea il rapporto con la pescheria. Per le acciughe del cantabrico c’è una carta a parte, per quanto riguarda il fresco c’erano ostriche, capesante gratinate, cozze, niente di particolare interesse, abbiamo quindi preso un crudo di Leonzio, un piatto in cui c’era 1x di gambero rosso, blu, ostrica, capasanta, 5x scampi, e carpaccio di salmone, orata, tonno e dentice. Personalmente ho apprezzato molto il fatto che il tutto fosse servito a temperatura appena inferiore all’ambiente, mentre ostrica e capa avevano la conchiglia adagiata sul ghiaccio. Un buon crudo di livello anche se i carpacci erano diseguali come qualità. Per i primi piatti è andata peggio c’erano solo 3 possibilità, il risotto con gamberi rosa dell’Adriatico abbiamo dovuto scartarlo perché era per minimo 4 persone. Restavano dei bauletti di asparagi che non ci ispiravano e quello che poi abbiamo preso ovverosia linguine nere con il gransoporro. Esecuzione corretta ma non esaltante. Il secondo era il piatto per cui eravamo venuti e il menù offriva la scelta tra gamberoni di Manfredonia e 4 diversi tipi di pesci da cucinare alla griglia o al forno (per lo scorfano era previsto anche il crudo . Personalmente volevo provare la cottura alla griglia, che non è per nulla semplice da effettuare e che conferisce quel quid in più al pesce. La cameriera ci ha illustrato i diversi tipi di pesce e le rispettiva pezzature, le cotture disponibili. Abbiamo optato per uno scorfano da 1,2 Kg (che avrei voluto provare anche crudo, ma la pezzatura era un po’ sopra le mie possibilità . Purtroppo dopo poco tornava per dirci costernata che non c’era più. Siamo quindi passati ad un San Pietro da 1,0 Kg. Dopo poco, imbarazzatissima, tornava per dirci che anche questo non era più disponibile, scartato il San Pietro da 1,5 Kg siamo quindi ripiegati su un Branzino da 1,0 Kg che non è certo il pesce che ti aspetti di ordinare in un locale specializzato. Quando poi il pesce è arrivato cotto alla griglia era una meraviglia a vedersi (anche se poi all’assaggio si è rivelato cotto forse un filino di troppo , ci è stato pulito al tavolo (forse con qualche spina di troppo nel piatto il sapore era buono, la brace si sentiva, ma il sapore del pesce non era eccezionale. Come dolce abbiamo preso un sorbetto (il mio l’hanno sbagliato, per tornare dopo un po’ con quello giusto , ad accompagnare il tutto una bottiglia di bollicine. Il conto è stato di 180 euro in due, il prezzo dei pesci viene proposto all’hg e l’ho trovato corretto. Il servizio è molto in affanno, il crudo iniziale ci è stato servito quasi un’ora dopo la comanda, e ho dovuto sollecitarlo, così come il primo piatto. Complessivamente il cibo andava bene, ma neppure si è distinto molto da altri locali in zona, la vicinanza con la pescheria e la raccomandazione iniziale mi avevano fatto sperare in molto di più. La carta scarna, gli inciampi nel pesce del secondo e i ritardi nel servizio sono stati eventi sfortunati che si sono assommati assieme per una serata particolarmente sfortunata. Se dovessi badare solo a quelli 3 pallini sarebbe stato il voto complessivo, metto invece 4 pallini pur precisando che la mia esperienza non corrisponde al voto complessivo ma a quello delle singole voci così come indicate nella presente recensione. Certo è che non posso dirmi soddisfatto dell'esperienza e non rifarò 45 Km per tornare a mangiare qui."